L'ultimo attacco a Gaza, Usa: "Ancora nessun accordo su ostaggi"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

L’ultimo attacco a Gaza, Usa: “Ancora nessun accordo su ostaggi”

bandiera Palestina

Dopo la notizia del Washington Post, la Casa Bianca frena sull’intesa tra Hamas e Israele sulla liberazione degli ostaggi di Gaza.

Continua la mattanza a Gaza City. Dopo aver bombardato il palazzo del parlamento di Hamas, l’esercito israeliano ha preso d’assalto un convoglio dell’organizzazione umanitaria che cercava di evacuare 137 ostaggi. Gli Stati Uniti cercano di mediare per un‘intesa fra Hamas e Israele.

bandiera Palestina fumo guerra

L’accordo tra Israele e Hamas

Come riporta il Washington Post, Israele e Hamas sarebbero vicini ad un accordo sulla liberazione degli ostaggi. Il giornale parla di una tregua di cinque giorni, per consentire aiuti umanitari a Gaza, compreso il carburante.

Anche la tv israeliana N12, ha riferito di un possibile accordo sulla liberazione degli ostaggi nella Striscia di Gaza. Hamas avrebbe segnalato di essere pronta in linea di principio a rilasciare 87 ostaggi, tra cui 53 tra donne, bambini e giovani israeliani e 34 stranieri.

Ma la Casa Bianca retrocede e avverte sul suo profilo Twitter, dichiarando: “Ancora nessun accordo”. Tuttavia, la portavoce Adrienne Watson, aggiunge che gli Stati Uniti “continuano a lavorare sodo per raggiungere un’intesa”.

Attaccato convoglio a Gaza: morti e feriti

Intanto Medici Senza Frontiere (Msf) ha comunicato l’ultimo attacco da parte di Israele a Gaza. E’ stato bombardato un convoglio dell’organizzazione umanitaria che cercava di evacuare 137 persone (tra membri dello staff palestinese di Msf e i loro familiari) intrappolate nell’ospedale di al-Shifa

E’ rimasto ucciso un familiare di un membro dello staff, mentre e un altro è rimasto ferito. Il convoglio è stato attaccato in via Al-Wehda, vicino all’incrocio con via Said Al A’as, nei pressi dell’ufficio di Msf. Due mezzi di Msf sono stati deliberatamente colpiti durante l’attacco.

Msf chiede ancora l’urgente evacuazione del suo staff e di migliaia di altre persone, intrappolate dai combattimenti nel nord di Gaza. L’organizzazione chiede “un cessate il fuoco immediato, l’unico modo per ottenere corridoi di evacuazione sicuri per migliaia di civili”.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 19 Novembre 2023 11:29

Femminicidi, la legge che tutela gli orfani: “Un fenomeno strutturale”

nl pixel